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Nonostante il livello di informazione collettiva sia in continuo miglioramento, c'è ancora chi sostiene – e chi ci crede – che sia possibile dimagrire tanti chili in pochi giorni.
Questo perché, com'è ormai assodato, il potenziale metabolico di dimagrimento ha dei limiti biologici ben precisi. Peraltro subentra anche un limite psicologico molto importante che, nei vari tentativi dietetici, si abbassa progressivamente – chiaro segnale di ridotta compliance alla terapia.
Ma allora, come hanno fatto quelle persone che sostengono di aver perso 15 kg in due mesi? Sicuramente in parte dimagrendo, ma anche disidratandosi e perdendo una parte del proprio trofismo muscolare; queste due ultime conseguenze sono quindi una semplice illusione, anzi, un effetto collaterale che aumenta il rischio di recidiva (ripristino dei chili persi e talvolta in misura superiore).
Perdere peso infatti, non significa necessariamente dimagrire. Anzi, potremmo tranquillamente sostenere che nelle situazioni particolarmente sfavorevoli, nelle quali i chili persi sono costituiti in buona parte da masse muscolari e acqua, il dimagrimento è molto inferiore di quanto si creda. Questo perché il rapporto tra le masse corporee migliora di poco, nonostante il calo ponderale. Parallelamente si verifica uno stress fortissimo sia per la mente che per il corpo, che in genere non porta a nulla di buono.
Ma allora, come fare per dimagrire?

Come bloccare la fame nervosa?
Herbalife 19 ottobre 2023
Mangiare sotto stress di solito non elimina lo stress stesso e, se accade frequentemente, può portare anche ad un aumento dei chili. Ecco alcuni consigli per sconfiggere questa abitudine.
Fame emotiva: quando si verifica
La fame emotiva capita a molti di noi di tanto in tanto. Forse ti sei tirato su di morale con una coppa di gelato dopo una giornata insolitamente dura o hai "rubato" qualche patatina fritta dal piatto del tuo migliore amico mentre raccontavi un appuntamento disastroso. Ma quando la fame emotiva sfugge di mano – quando mangiare è la prima e più comune risposta a pensieri e sentimenti negativi – è tempo di fare il punto.
È fame emotiva o fisica?
Ci sono pochi segnali rivelatori che possono aiutarti a distinguere la fame emotiva dalla vera fame fisica.
- La fame emotiva di solito si manifesta all'improvviso. Inizi a sentirti stressato o teso e bam! Hai voglia di nachos. La fame fisica, invece, tende a manifestarsi gradualmente. Inizi ad avere fame ma puoi aspettare per mangiare, il che ti dà un po' di tempo per scegliere saggiamente e soddisfare quella fame con qualcosa che ti faccia bene.
- L'alimentazione sotto stress di solito provoca il desiderio di un cibo che sia zuccherino, grasso e ad alto contenuto calorico – e spesso molto specifico (non semplicemente “cioccolato”, ma “una fetta di torta fondente a triplo strato”).
- Una volta che la tua fame fisica è soddisfatta e il tuo stomaco è comodamente pieno, è un segnale che ne hai avuto abbastanza e tendi a smettere di mangiare. Ma quando a guidare sono le emozioni, è facile ignorare ciò che ti dice lo stomaco.
- Mangiare sotto stress potrebbe sollevare momentaneamente il tuo umore – poi, altrettanto rapidamente, spesso subentrano la vergogna e il senso di colpa . D'altra parte, quando finisci un pasto che ha soddisfatto la tua fame fisica, di solito non ti senti in colpa per aver mangiato.
Suggerimenti per affrontare la fame emotiva
- Tieni un diario alimentare – Un diario alimentare può davvero aiutarti a vedere cosa scatena il tuo stress alimentare. Ogni volta che senti il bisogno di mangiare, prendi nota di quanto sei affamato su una scala da 1 a 10 (1 = sono svenuto dalla fame; 10 = sono così pieno che devo allentarmi i vestiti).
- Ammetti i tuoi sentimenti – Sai che le emozioni sono il fattore scatenante del tuo stress alimentare, quindi perché non riconoscerle? Va bene essere arrabbiati, soli o annoiati a volte. Le sensazioni possono essere spiacevoli ma non pericolose.
- Analizza le tue emozioni – Quando lo stress colpisce, prova a chiederti: "Qual è la cosa peggiore che accadrà se non mangio?". Sì, il tuo livello di stress potrebbe aumentare un po’ ma la sensazione passerà. Esercitati a tollerare le tue emozioni.
- Trova alternative al mangiare – Prenditi qualche momento per riflettere sui tuoi sentimenti e pensare a come puoi risolvere il tuo problema. Fai un elenco di cose che puoi fare invece di mangiare, come camminare, ascoltare musica o meditare.
- “Disimpara” le tue cattive abitudini – I mangiatori emotivi rafforzano continuamente l’idea che il modo migliore per gestire le emozioni negative è il cibo. E come altre cattive abitudini, la fame emotiva subentra prima ancora che tu abbia avuto la possibilità di pensarci. Quindi, devi “disimparare” le tue cattive abitudini ed esercitarti a fare qualcosa di diverso dal mangiare quando arriva una brutta giornata.
- Aspetta – I mangiatori per stress hanno spesso paura che se non soddisfano il bisogno di mangiare, il desiderio peggiorerà. Ma quando praticano tattiche dilatorie, spesso si sorprendono di come l’impulso semplicemente passi.
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